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Qodly Studio per 4D: Interfacce utente dinamiche con stati di pagina

Tradotto automaticamente da Deepl

Con 4D 20 R6, Qodly Studio for 4D ha introdotto una nuova ed entusiasmante funzione: Stati di pagina. Forse vi siete già imbattuti nel nostro precedente post, ma vediamo cosa rende questa funzione così preziosa per le interfacce utente dinamiche.

Immaginate delle interfacce utente che si adattano istantaneamente ai diversi passaggi o contesti dell’utente.

Ecco alcuni casi d’uso comuni in cui gli Stati di pagina brillano:

  • Attivare o disattivare componenti in base alle azioni dell’utente (ad esempio, attivare il pulsante “Salva” solo quando tutti i campi obbligatori sono compilati).
  • Passare dalla modalità chiara a quella scura con una semplice levetta.
  • Limitare l’accesso alle azioni (lettura, aggiornamento, ecc.) in base ai privilegi dell’utente.

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    Supporto di REST e Qodly per i singleton

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    Con 4D 20 R5 abbiamo rilasciato i singleton. Con 4D 20 R6, ora è possibile chiamare direttamente le funzioni esposte dei singleton condivisi tramite chiamate REST. Allo stesso modo, è possibile utilizzare le funzioni esposte dei singleton condivisi negli eventi quando si progettano le pagine Qodly. Vediamo di approfondire queste nuove funzionalità.

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    Integrare i componenti 4D direttamente da GitHub

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    Molti sviluppatori di 4D sfruttano la potenza dei componenti di terze parti presenti su GitHub, in particolare quelli elencati nell’argomento 4d-component. 4D 20 R6 introduce una nuova fantastica funzionalità: l’integrazione diretta di questi componenti nel Component Manager.

    Questo post del blog approfondisce i dettagli, rendendo il processo di sviluppo più semplice ed efficiente.

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    Permessi: Ispezionare i privilegi della sessione per facilitare il debugging

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    Oggi è possibile usufruire di una potente funzione per filtrare l’accesso ai dati, essenziale per impedire l’accesso di malintenzionati alla vostra applicazione.

    Questa funzione utilizza privilegi che consentono determinate azioni sui dati. Questi privilegi vengono assegnati agli utenti attraverso i ruoli e memorizzati nella sessione durante l’autenticazione.

    In 4D 20R6, abbiamo migliorato questa funzionalità consentendo di ispezionare i privilegi nella sessione, il che è molto utile per il debug.

    Continuate a leggere per saperne di più.

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    UX: miglioramento del comportamento di scorrimento nelle sottomaschere

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    I moduli utente hanno il compito di semplificare le cose per gli utenti. Ma cosa succede quando lo scorrimento diventa una battaglia tra le sottomaschere e il loro contenuto? Probabilmente vi sarà già capitato: cercate di scorrere una casella di riepilogo in una sottomaschera, ma l’intera sottomaschera si sposta. O, peggio ancora, si cerca di scorrere la stessa sottomaschera, ma la casella di riepilogo rimane ostinatamente ferma!

    Questo aspetto è stato migliorato con 4D 20 R6, rendendo l’azione più naturale.

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    Parametri personalizzati per l’inizializzazione dell’area Web integrata

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    Poiché l’area Web incorporata utilizza CEF come motore del browser Web, è stato richiesto un metodo per incorporare ulteriori interruttori CEF, come l’interruttore della politica di autoplay, durante l’inizializzazione dell’area.

    A partire da 4D 20 R6, è possibile gestire i parametri personalizzati utilizzando un file di parametri.

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    Facilità di confronto tra oggetti e collezioni

    Tradotto automaticamente da Deepl

    Gli oggetti sono diventati una parte essenziale del linguaggio 4D e di Qodly.

    Ma quando si dichiara una variabile di questo tipo, si definisce un riferimento. Come si fa a sapere se due oggetti sono in realtà uno solo e condividono lo stesso riferimento?

    A partire da 4D 20 R6, confrontare i riferimenti di un oggetto è semplice: si tratta degli operatori = e #!

    Questo post esplora questi operatori e come aiutano a determinare se gli oggetti condividono lo stesso riferimento. Scopriamone di più!