Prodotto

4D NetKit: Autenticazione OpenID sicura con attributo nonce

Tradotto automaticamente da Deepl

Quando si lavora con i moderni flussi di autenticazione, la sicurezza è fondamentale. Gli sviluppatori hanno spesso bisogno di integrare l’autenticazione con fornitori di identità affidabili, come Google o Microsoft. È qui che entra in gioco OpenID Connect (OIDC).

OIDC è un livello di identità costruito sopra OAuth 2.0. Consente alle applicazioni di verificare l’identità di un utente e di ottenere informazioni di base sul profilo in modo sicuro. A partire dagli ultimi miglioramenti apportati alla classe cs.NetKit.OAuth2Provider 4D 21 semplifica il lavoro con OpenID Connect, supportando il parametro nonce e i nuovi attributi del token, tra cui id_token.

Prodotto blank

4D NetKit: Decodifica, generazione e convalida di JWT

Tradotto automaticamente da Deepl

I JSON Web Token (JWT) sono diventati uno standard fondamentale per l’autenticazione sicura e lo scambio di informazioni tra sistemi. Con i JWT è possibile trasmettere dati in modo sicuro, verificabile e standardizzato, riducendo la complessità e migliorando la sicurezza. In particolare, i JWT sono essenziali quando si lavora con OpenID Connect, dove consentono di convalidare e decodificare le informazioni restituite dal provider OpenID.

All’interno di 4D 21, 4D NetKit fornisce una semplice API per gestire questi token: decodifica, generazione e convalida.

Prodotto blank

4D NetKit: Semplificare i reindirizzamenti OAuth 2.0 dopo l’autenticazione

Tradotto automaticamente da Deepl

4D NetKit ha appena reso più semplice il reindirizzamento degli utenti dopo l’autenticazione OAuth 2.0 grazie a 4D 21. La classe OAuth2Provider in 4D NetKit ora consente URL reali per authenticationPage e authenticationErrorPage. Ciò significa che ora si hanno più opzioni di reindirizzamento dopo l’autenticazione, come le pagine Qodly o i gestori HTTP. Che l’autenticazione abbia successo o meno, si mantiene il controllo dell’esperienza dell’utente con opzioni di reindirizzamento fluide e flessibili.

Prodotto blank

Gestione degli eventi del calendario con Microsoft 365 o Google in 4D: Creare, aggiornare, eliminare

Tradotto automaticamente da Deepl

Il lavoro con gli eventi del calendario è una parte fondamentale di molte applicazioni aziendali. Che si tratti di organizzare una riunione di gruppo o di gestire il ciclo di vita di un evento, è essenziale poter creare, aggiornare ed eliminare gli eventi in modo programmatico.

In questo post del blog illustreremo come eseguire queste operazioni utilizzando le classi Office365.calendar o Google.calendar fornite in 4D 20 R10, alimentate dalle API Microsoft Graph e Google Calendar.

Prodotto blank

4D NetKit: Ottenere gli eventi del calendario di Google e Microsoft 365

Tradotto automaticamente da Deepl

La gestione di calendari ed eventi è fondamentale per molte applicazioni, soprattutto quando si integrano con servizi popolari come Google Calendar e Microsoft 365. A partire da 4D 20 R9, è possibile recuperare e accedere facilmente a calendari ed eventi da queste piattaforme con i nuovi comandi 4D NetKit. Che si tratti di sincronizzare orari, creare funzioni basate sul calendario o semplicemente recuperare i dettagli di un evento, questi comandi consentono un’integrazione perfetta con i servizi di Google e Microsoft 365.

Prodotto blank

4D NetKit: Utilizzare le porte host del server web per recuperare la risposta di autenticazione OAuth 2.0

Tradotto automaticamente da Deepl

Quando si utilizza l’autenticazione OAuth 2.0 con 4D NetKit, è necessario definire un URI di reindirizzamento per indicare dove il server OAuth 2.0 deve restituire il risultato dell’autenticazione. Con 4D 20 R9, è ora possibile utilizzare l’indirizzo e le porte del server web host per recuperare le risposte di autenticazione. Questo miglioramento semplifica il processo di autenticazione, evita i conflitti tra le porte e migliora la sicurezza.

Prodotto blank

4D Netkit: Ottenere informazioni sugli utenti da Google

Tradotto automaticamente da Deepl

La possibilità di accedere in modo efficiente alle informazioni sugli utenti di Google è fondamentale per creare interfacce utente reattive e automatizzare attività come l’invio di e-mail a più utenti all’interno di un dominio. Per soddisfare questi requisiti, abbiamo introdotto una serie di funzioni per ottenere informazioni specifiche sugli utenti e per recuperare tutti i profili e i contatti del dominio.

Prodotto blank

API IMAP: Recuperare il conteggio delle e-mail non lette per più caselle di posta elettronica in un’unica chiamata

Tradotto automaticamente da Deepl

Molti di voi si affidano ai comandi IMAP per visualizzare il numero di e-mail non lette nell’interfaccia utente della vostra applicazione, aiutando gli utenti a rimanere informati sui nuovi messaggi. Con 4D 20 R7, abbiamo migliorato la funzione IMAPTransporter.getBoxList ( ), consentendole di recuperare simultaneamente il conteggio delle e-mail non lette e le proprietà della cassetta postale, garantendo tempi di risposta più rapidi.

Prodotto blank

4D NetKit: Recuperare i conteggi delle e-mail non lette per più etichette in una sola chiamata con l’API di Gmail

Tradotto automaticamente da Deepl

Molti di voi utilizzano i comandi di Gmail per mostrare il numero di e-mail non lette nell’interfaccia utente della vostra applicazione, per informare gli utenti dei nuovi messaggi. A partire da 4D 20 R7, abbiamo aggiornato la funzione Google.mail. getLabelList( ) in modo che possa ottenere il numero di e-mail non lette e le proprietà delle etichette di Gmail in una sola volta per garantire tempi di risposta ottimali.

Prodotto blank

4D Netkit: Personalizzazione dell’interfaccia di connessione OAuth 2.0

Tradotto automaticamente da Deepl

Alcuni di voi potrebbero aver bisogno di gestire la visualizzazione dell’interfaccia di connessione durante una connessione OAuth 2.0 per motivi tecnici o di progettazione. A partire da 4D 20 R6, è possibile scegliere di non aprire automaticamente un browser web per visualizzare l’interfaccia di connessione, ma di utilizzare l’authenticateURI per visualizzarla dove si desidera.

In questo post del blog, illustreremo un esempio di apertura dell’interfaccia di accesso Microsoft all’interno di un’area web.