UX: miglioramento del comportamento di scorrimento nelle sottomaschere
I moduli utente hanno il compito di semplificare le cose per gli utenti. Ma cosa succede quando lo scorrimento diventa una battaglia tra le sottomaschere e il loro contenuto? Probabilmente vi sarà già capitato: cercate di scorrere una casella di riepilogo in una sottomaschera, ma l’intera sottomaschera si sposta. O, peggio ancora, si cerca di scorrere la stessa sottomaschera, ma la casella di riepilogo rimane ostinatamente ferma!
Questo aspetto è stato migliorato con 4D 20 R6, rendendo l’azione più naturale.
Parametri personalizzati per l’inizializzazione dell’area Web integrata
Poiché l’area Web incorporata utilizza CEF come motore del browser Web, è stato richiesto un metodo per incorporare ulteriori interruttori CEF, come l’interruttore della politica di autoplay, durante l’inizializzazione dell’area.
A partire da 4D 20 R6, è possibile gestire i parametri personalizzati utilizzando un file di parametri.
Facilità di confronto tra oggetti e collezioni
Gli oggetti sono diventati una parte essenziale del linguaggio 4D e di Qodly.
Ma quando si dichiara una variabile di questo tipo, si definisce un riferimento. Come si fa a sapere se due oggetti sono in realtà uno solo e condividono lo stesso riferimento?
A partire da 4D 20 R6, confrontare i riferimenti di un oggetto è semplice: si tratta degli operatori = e #!
Questo post esplora questi operatori e come aiutano a determinare se gli oggetti condividono lo stesso riferimento. Scopriamone di più!
4D Netkit: Personalizzazione dell’interfaccia di connessione OAuth 2.0
Alcuni di voi potrebbero aver bisogno di gestire la visualizzazione dell’interfaccia di connessione durante una connessione OAuth 2.0 per motivi tecnici o di progettazione. A partire da 4D 20 R6, è possibile scegliere di non aprire automaticamente un browser web per visualizzare l’interfaccia di connessione, ma di utilizzare l’authenticateURI per visualizzarla dove si desidera.
In questo post del blog, illustreremo un esempio di apertura dell’interfaccia di accesso Microsoft all’interno di un’area web.
ORDA – Dite addio agli spazi vuoti nelle selezioni delle entità
Ci siamo passati tutti. Si costruisce una bella interfaccia che mostra agli utenti una selezione di entità. Gli utenti possono rilasciare le entità per affinare le loro scelte, ma poi… appaiono quegli spazi vuoti dove prima c’erano le entità rilasciate.
Ricostruire la selezione di entità dopo le cadute? Non più! 4D 20 R6 introduce una pratica funzione che elimina questo problema con una sola riga di codice.
Continuate a leggere per scoprire come questa funzione può mantenere l’interfaccia pulita e gli utenti felici.
4D Write Pro: Gestire le fonti di dati vuote!
Poiché le tabelle di 4D Write Pro possono essere popolate da fonti di dati, sono state aggiunte numerose funzioni per personalizzarle al massimo. Tra queste, le formule collegate alle fonti di dati, le righe di interruzione, le righe di riporto in basso, ecc.
4D 20 R6 perfeziona il comportamento delle tabelle con un nuovo attributo: wk empty datasource. Questo attributo consente di definire il modo in cui le tabelle vengono visualizzate quando la loro fonte di dati collegata è vuota, offrendo un maggiore controllo sulla presentazione del documento.
Utilizzo delle classi tra i componenti
Gli sviluppatori di componenti spesso richiedono l’utilizzo di una classe di un altro componente esistente.
Con 4D 20 R6, quando un componente ha uno spazio dei nomi dichiarato, le sue classi sono ora accessibili a tutti i componenti caricati nel progetto host tramite cs.namespace.
La forzatura del login diventa predefinita per tutte le autorizzazioni REST
Di recente abbiamo fornito un nuovo modo di controllare l’accesso all’API REST tramite i privilegi e la funzione ds.authentify: Forza il login. Questa funzione offre molto di più rispetto ai meccanismi di autenticazione precedentemente disponibili ed è stata spiegata chiaramente in questo post del blog.
Con 4D 20 R6, Force Login è ora la modalità predefinita per le autenticazioni REST. Vi state chiedendo perché e come gestire questa transizione? Continuate a leggere questo post.
Accesso migliorato alla memoria di sessione
È possibile memorizzare le informazioni nell’archivio di vari tipi di sessione, come Client/Server, Web o Mobile, consentendo un facile riutilizzo in diversi processi.
Ora, in 4D 20 R6, è possibile accedere all’archiviazione di una sessione specifica. Questo miglioramento consente agli utenti di mantenere facilmente la continuità e la coerenza delle informazioni tra più sessioni dello stesso utente. Immaginate di poter richiamare lo stesso record cliente in applicazioni diverse, come Client/Server o Web.
Gestione delle richieste HTTP con gli agenti HTTP
In 4D 19 R6 abbiamo introdotto le classi HTTP per modernizzare la sintassi e migliorare le funzionalità dei nostri comandi client HTTP. Partendo da questa base, 4D 20 R6 introduce una nuova potente funzionalità: Gli agenti HTTP. Questi agenti consentono agli sviluppatori di personalizzare e ottimizzare le connessioni ai server HTTP, gestendo la persistenza e il riutilizzo delle connessioni per le richieste HTTP.
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