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Gestione delle sessioni migliorata per lo sviluppo e i test

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Con gli ultimi aggiornamenti di 4D, abbiamo esteso il comando Sessione alla connessione Client/Server, consentendo l’accesso all’archiviazione della sessione a livello di Client. L’abbinamento di questa funzionalità con il nuovo evento ‘Restrict’ nelle classi ORDA rende più semplice che mai il filtraggio dei risultati in base ai dati di sessione, come privilegi, ruoli o persino aree geografiche.

Sviluppare un’applicazione in 4D significava lavorare in un ambiente locale, come un singolo utente. In modalità standalone, il comando Session restituiva sempre Null. Ciò significava che si doveva scrivere del codice complesso, controllando se l’oggetto Session fosse Null per leggere da “Storage” o “Session.storage”. Questa soluzione, pur essendo funzionale, non era elegante.

Con 4D 20 R8, questo non è più un problema. Il comando Session ora restituisce un oggetto valido, anche in modalità standalone, semplificando lo sviluppo di applicazioni e i test.

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Introduzione ai singleton di sessione

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I singleton sono una delle caratteristiche principali di 4D 20 R5. In precedenza, gli sviluppatori potevano sfruttare due tipi di singleton:

  • il singleton di processo, che è unico per ogni processo ma diverso tra i vari processi,
  • e il singleton condiviso, che è unico per l’intera applicazione.

Con 4D 20 R7, stiamo rilasciando un nuovo tipo di singleton: il singleton di sessione!

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Miglioramenti interessanti per la gestione dei processi e delle sessioni

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La gestione dei processi e delle sessioni è essenziale per ottimizzare e monitorare le applicazioni 4D. È possibile manipolare e recuperare facilmente informazioni cruciali su questi elementi grazie a diversi comandi.

Con 4D 20 R7, siamo lieti di annunciare una serie di miglioramenti che rendono queste funzioni ancora più accessibili ed efficaci. Queste nuove caratteristiche sono state pensate non solo per semplificare il vostro lavoro, ma anche per aumentare le prestazioni del vostro codice. I miglioramenti includono:

  • Ottenere le informazioni sul processo in un oggetto per facilitare la manipolazione delle proprietà,
  • Accesso diretto alle informazioni di sessione tramite un ID di sessione per una gestione più semplice,
  • Facilitazione dell’ottenimento del numero di un processo direttamente dal suo ID,
  • Accesso alla data di creazione di un processo
  • Ottimizzazione del filtraggio dei risultati restituiti dal comando Process activity per ottenere tutti i processi di una sessione.

Scoprite come questi aggiornamenti possono trasformare la vostra esperienza di sviluppo e migliorare l’efficienza delle vostre applicazioni!

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Permessi: Ispezionare i privilegi della sessione per facilitare il debugging

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Oggi è possibile usufruire di una potente funzione per filtrare l’accesso ai dati, essenziale per impedire l’accesso di malintenzionati alla vostra applicazione.

Questa funzione utilizza privilegi che consentono determinate azioni sui dati. Questi privilegi vengono assegnati agli utenti attraverso i ruoli e memorizzati nella sessione durante l’autenticazione.

In 4D 20R6, abbiamo migliorato questa funzionalità consentendo di ispezionare i privilegi nella sessione, il che è molto utile per il debug.

Continuate a leggere per saperne di più.

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Accesso migliorato alla memoria di sessione

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È possibile memorizzare le informazioni nell’archivio di vari tipi di sessione, come Client/Server, Web o Mobile, consentendo un facile riutilizzo in diversi processi.

Ora, in 4D 20 R6, è possibile accedere all’archiviazione di una sessione specifica. Questo miglioramento consente agli utenti di mantenere facilmente la continuità e la coerenza delle informazioni tra più sessioni dello stesso utente. Immaginate di poter richiamare lo stesso record cliente in applicazioni diverse, come Client/Server o Web.

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Nuovo oggetto di sessione remota 4D con connessione client/server e procedura memorizzata

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Nelle applicazioni 4D esistono quattro tipi di sessioni: sessione remota 4D, sessione di procedura memorizzata, sessione mobile e sessione Web.

Il comando Sessione restituisce già le sessioni Web o Mobile. Ciò consente di accedere a una serie di informazioni sulla sessione e a un oggetto condiviso da tutti i processi della sessione.

In 4D 20 R5, il comando Sessione è stato esteso alla connessione Client/Server e alla stored procedure.

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Miglioramento dell’utilizzo delle licenze client 4D con Qodly Studio for 4D

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Chi ha iniziato a usare Qodly Studio for 4D sa già quanto sia potente questo nuovo strumento per sviluppare applicazioni web aziendali. Se non l’avete ancora fatto, trovate qui maggiori informazioni su come iniziare.

Le applicazioni realizzate con Qodly Studio for 4D si basano sulle API REST. 4D 20 R5 viene fornito con una nuova grande funzionalità: La modalità “Force Login”.

Con la modalità Force Login, la licenza del client 4D viene consumata solo quando gli utenti effettuano il login e iniziano a lavorare con i dati e la logica dell’applicazione.

Continuate a leggere per saperne di più! E non dimenticate di scaricare la nostra demo per vederla in azione!

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Debug sul server con sessioni web scalabili

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Lesessioni web scalabili sono state un miglioramento significativo apportato da 4D v18 R6. Esse consentono di utilizzare tag 4D, azioni 4D e API REST in processi preemptive, anche in modalità interpretata, su un server 4D. Tuttavia, per eseguire il debug di tali programmi, era necessario aprire l’ambiente di sviluppo sul server per farlo passare alla modalità cooperativa, poiché la finestra del debugger non può essere aperta con i processi preemptive. In questo modo, fino alla v19 R2, era possibile eseguire il debug di REST, azioni 4D o tag 4D. A partire dalla v19 R3, tutto questo è diventato molto più semplice ed è possibile eseguire il debug sul lato server semplicemente collegandovi il debugger, come di consueto.

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Come definire il timeout di riposo per le applicazioni 4D remote

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Per evitare la perdita della sessione, 4D monitora lo stato di sospensione delle applicazioni 4D remote.

Quando un utente è connesso da un’applicazione 4D remota a un Server 4D e il suo computer entra in modalità sleep, l’informazione viene inviata al Server 4D. Nel momento in cui il computer dell’utente si sveglia, l’applicazione 4D remota recupera il suo contesto di esecuzione.