Utilizzo delle librerie 4D nei database di progetto

Tradotto automaticamente da Deepl

4D fornisce librerie che aiutano a sviluppare applicazioni. Una di queste librerie è standard e contiene oggetti modulo e widget preconfigurati, mentre altre librerie sono personalizzate. La libreria standard è di “sola lettura” e il suo comportamento non cambia durante lo sviluppo dei database del progetto (ad eccezione di piccole differenze estetiche nell’interfaccia). È inoltre possibile creare librerie personalizzate per salvare gli oggetti o i gruppi di oggetti del proprio modulo. In questo caso, sono state apportate alcune modifiche per renderle ancora più potenti. Di seguito sono riportate tutte le informazioni necessarie su queste modifiche:

Una nuova libreria è un nuovo progetto

Quando si sviluppa un’applicazione come progetto, le librerie personalizzate create saranno anch’esse progetti… normali progetti autonomi. Le librerie non si trovano più nelle cartelle “.4dlibrary”, anche se si comportano esattamente come le librerie precedentemente create nei database binari.

due punti da considerare

è possibile aprire qualsiasi progetto come libreria?

Prima di rispondere a questa domanda, è necessario capire che cos’è una libreria. In sostanza, una libreria è un insieme di moduli all’interno di una struttura di database. Ogni elemento della finestra di dialogo della libreria corrisponde a un modulo del progetto all’interno di questa struttura di database. Pertanto, ogni volta che si aggiunge o si rimuove un oggetto da una libreria, 4D crea o rimuove un modulo di progetto dalla sua struttura di database.

Sapendo questo, la risposta alla domanda precedente è “sì”, ma ci sono due piccole avvertenze da tenere presenti:

  • Se si apre un progetto normale come libreria, nella finestra di dialogo della libreria appariranno solo i moduli del progetto; tutti gli altri moduli ( ad esempio quelli delle tabelle) saranno ignorati. La finestra di dialogo della libreria visualizzerà tanti elementi quanti sono i moduli di progetto presenti nel database, né più né meno.
  • In questi moduli di progetto, saranno raggiungibili solo gli oggetti appartenenti alla prima pagina del modulo. Tutti gli altri oggetti(cioè quelli appartenenti alla pagina zero o a pagine diverse dalla prima) saranno ignorati.

E le mie librerie precedenti (binarie)?

Le librerie 4D precedenti non possono essere aperte quando il database corrente è un progetto, ma devono prima essere convertite. Si tratta di un’operazione semplice e veloce, quindi vediamo come fare:

  • Gli utenti diWindows possono saltare il primo passaggio, altrimenti(cioè se lavorate su macOS) dovete rinominare la vostra libreria rimuovendo l’estensione “.4dlibrary” (o sostituire il “.” con un “_”, ad esempio). Questa azione di rinominazione trasformerà il pacchetto in una normale cartella che si può aprire. (Si può anche usare il menu contestuale “mostra il contenuto del pacchetto”, ma eliminare l’estensione è una soluzione migliore. 🙂 )
  • Una volta fatto questo, vedrete un file .4IL e (probabilmente) una cartella Resources. Basta cambiare l’estensione del file da .4IL a .4DB.
    Indovinate un po’? Il file è ora un normale file 4D che può essere aperto da 4D! Aprite il file e create un file .4DD quando vi viene richiesto.

Il passo successivo è la conversione o, per essere più precisi, l'”esportazione”. È possibile che abbiate già utilizzato questa opzione se avete già convertito database legacy (binari) in progetti.

  • Aprire il menu “File” e selezionare “Struttura in progetto” nel sottomenu Esportazione (File > Esportazione > Struttura in progetto). Una volta fatto, vi verrà chiesto di aprire il progetto. Guardate cosa succede dietro le quinte!
  • Uscire e il lavoro è completato. La libreria è stata convertita!

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Cosa succede ora?

Ora che la libreria binaria è stata convertita in un progetto, può essere aperta come libreria da qualsiasi altro progetto 4D!

Nell’esempio che segue, il modulo “Sfondo” appartiene a un database in fase di sviluppo. Aprite la libreria “Alpha” per ottenere la serie di pulsanti che avete salvato lì, quindi trascinatela (o fate copia/incolla) nel modulo “Sfondo”!

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Come potete vedere, le librerie 4D sono più facili da usare che mai. Sono un modo semplice per condividere gli elementi con i colleghi o per salvare pulsanti, icone, widget, ecc. Date un’occhiata alla documentazione per saperne di più!

Roland Lannuzel
- Product Owner ed esperto di 4D - Dopo aver studiato elettronica, Roland è passato all'IT industriale come sviluppatore e consulente, realizzando soluzioni per i clienti con una varietà di database e tecnologie. Alla fine degli anni '80 si è innamorato di 4D e lo ha utilizzato per scrivere applicazioni aziendali che includono sistemi di contabilità, fatturazione e posta elettronica. Entrato a far parte dell'azienda nel 1997, Roland ha dato il suo prezioso contributo progettando specifiche, strumenti di test e demo, oltre a formare e parlare alla comunità 4D in occasione di numerose conferenze. Continua a plasmare attivamente il futuro di 4D definendo nuove funzionalità e strumenti di sviluppo di database.