Eseguite il debug delle vostre applicazioni mobili su dispositivi Android

Tradotto automaticamente da Deepl

Avete realizzato la vostra prima applicazione con 4D per Android. Congratulazioni!

Dopo aver visualizzato il risultato del simulatore, volete provarlo sul vostro smartphone per apprezzarne l’interazione, la fluidità…

È semplice! Basta un’azione sullo smartphone e un’altra nel progetto. Vediamo i dettagli.

Lato smartphone

È necessaria una manipolazione sul telefono per consentire la comunicazione tra la macchina di sviluppo e il telefono. È necessario abilitare il Debug USB nelle impostazioni delle Opzioni sviluppatore. Se non riuscite a trovare la voce Opzioni sviluppatore nelle impostazioni, dovete fare un po’ di magia cliccando 7 volte sul numero di build:)

Se non riuscite a trovarlo o non lo capite, non fatevi prendere dal panico; leggete questa guida per l’utente Android, che spiega come farlo a seconda delle versioni di Android.

Lato progetto mobile

Per prima cosa, collegate il vostro smartphone. Quindi, selezionate il vostro dispositivo fisico dall’elenco e fate clic su “Build and Run”.

Per gli sviluppatori Windows, è necessario installare un driver USB corrispondente al proprio dispositivo.

Potete trovare i dettagli qui.

E…

Se volete continuare a personalizzare la vostra applicazione, provate i modelli della galleria disponibile su GitHub. Potete anche arricchire la comunità condividendo i vostri.

Vanessa Talbot
- Product Owner - Vanessa Talbot è entrata a far parte del team di 4D Program nel giugno 2014. In qualità di Product Owner, è incaricata di scrivere le storie degli utenti e di tradurle in specifiche funzionali. Il suo ruolo è anche quello di assicurarsi che l'implementazione della funzionalità fornita soddisfi le esigenze del cliente. Ha lavorato sulla maggior parte delle nuove funzionalità di multi-threading preemptive e anche su un argomento molto complesso: la nuova architettura per le applicazioni con motore. Vanessa si è laureata presso Telecom Saint-Etienne. Ha iniziato la sua carriera presso il Criminal Research Institute come sviluppatrice per il dipartimento audiovisivo. Ha lavorato anche nei settori dei media e della medicina come esperta di supporto tecnico, produzione e documentazione di nuove funzionalità.